Indice glicemico di prodotti aproteici: evidenze per la gestione nutrizionale della MRC e del diabete

Il diabete mellito rappresenta uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo e la progressione della malattia renale cronica (MRC), con una relazione bidirezionale che complica la gestione clinica di entrambe le condizioni. Si stima che fino al 50% dei pazienti diabetici possa sviluppare nefropatia diabetica, una forma specifica di MRC che accelera il declino della funzione renale e aumenta il rischio di eventi cardiovascolari e mortalità. Inoltre, la MRC stessa può compromettere il metabolismo glucidico, favorendo insulino-resistenza e iperglicemia.

In questo contesto, la nutrizione assume un ruolo cruciale: nella fase conservativa della MRC, una dieta ipoproteica è raccomandata per rallentare la progressione della malattia. Tuttavia, è altrettanto fondamentale che gli alimenti aproteici utilizzati siano caratterizzati da un basso-moderato indice glicemico (IG), per favorire il controllo glicemico nei pazienti diabetici o a rischio di sviluppare diabete.

Lo studio

Un recente studio condotto dal Dott. Leone et al, del Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente (DeFENS) dell’Università di Milano e pubblicato su Nutrition & Metabolism ha valutato l’ IG di quattro prodotti aproteici commerciali FLAVIS (Dr. Schär AG/SPA): pane bianco a fette (Pan Carrè 300g – Flavis), pasta (Penne 500g – Flavis), cracker (Cracker 120g – Flavis) e biscotti ripieni alla vaniglia (Vanilla Duo 220g – Flavis) 1.

Metodologia

  • Campione: 12 volontari sani (6 uomini, 6 donne; età media 20,7 anni; BMI medio 22,6 kg/m²).
  • Protocollo: ISO 26642:2010 per la determinazione dell’IG2.
  • Ogni prodotto è stato somministrato in porzioni contenenti 50 g di carboidrati disponibili, con misurazioni glicemiche effettuate fino a 120 minuti dopo l’ingestione.

Risultati principali

Media del valore di IG ± errore standard dei prodotti FLAVIS analizzati (in arancione) e dei relativi prodotti tradizionali simili (in burgundy). Nota: il prodotto tradizionale di confronto per il Vanilla Duo risulta assente in quanto non presente un prodotto comparabile negli standard utilizzati come riferimento (3).

I prodotti analizzati mostrano valori di IG da bassi a moderati, rendendoli adatti alla dieta di pazienti con MRC non in dialisi, anche in presenza di diabete o rischio di svilupparlo. Questi alimenti possono contribuire al mantenimento di un adeguato stato nutrizionale e al controllo metabolico.

Interpretazione clinica

La composizione nutrizionale dei prodotti gioca un ruolo chiave nel determinare l’IG. Ad esempio:

  • Pane bianco a fette: l’IG (49.4) è significativamente più basso rispetto a quello del pane tradizionale a fette, grazie all’elevato contenuto di fibre (13g/100g nel vs. 4g/100g nel pane tradizionale ) e all’uso di ingredienti funzionali come guar, psyllium e inulina, noti per ridurre la risposta glicemica postprandiale.
  • Biscotti ripieni alla vaniglia: il basso IG (47.8) è favorito dalla presenza di maltitolo, un edulcorante che viene assorbito solo parzialmente dall’organismo, e che quindi non provoca un rapido aumento dei livelli di zucchero nel sangue. Inoltre, il contenuto lipidico e le fibre solubili rallentano lo svuotamento gastrico. Questo rallentamento comporta una digestione e un assorbimento più lenti dei carboidrati, evitando picchi glicemici improvvisi. Di conseguenza, il corpo riceve un apporto di zuccheri più graduale e costante, favorendo la stabilità dei livelli di glucosio nel sangue.
  • Pasta: l’IG moderato (68.2) è fisiologico per un prodotto aproteico, privo di glutine e ricco di amidi purificati. Inoltre, il risultato è più pronunciato nella pasta aproteica principalmente a causa del processo di cottura. La cottura della pasta gelatinizza gli amidi, rendendoli più facilmente digeribili e rapidamente assorbibili dall’organismo. Questo processo aumenta l’IG della pasta, poiché gli amidi gelatinizzati vengono convertiti in glucosio più velocemente rispetto agli amidi non cotti. Tuttavia, nonostante il valore leggermente più alto rispetto alla pasta tradizionale, può essere facilmente integrata in pasti bilanciati. Si consiglia di abbinarla a fonti proteiche, come un sugo di carne o di pesce, legumi, per modulare la risposta glicemica. [Qui alcune idee di ricette da suggerire ai pazienti: Conchigliette al ragù di pollo – Flavis , Conchigliette con pesce spada, zucchine e menta – Flavis , Linguine alle melanzane, pomodoro e ceci – Flavis ]
  • Cracker: mostrano un IG moderato (69.2), comparabile a quella dei cracker tradizionali e mitigato dalla presenza di lipidi e fibre solubili, come l’inulina. Questi componenti contribuiscono a rallentare lo svuotamento gastrico e a modulare la risposta glicemica postprandiale, compensando in parte l’assenza di proteine.

Implicazioni per la pratica clinica

L’integrazione di alimenti aproteici a basso o moderato IG nella dieta dei pazienti con MRC può offrire benefici multipli:

  • Controllo glicemico: riduzione della variabilità glicemica, associata alla progressione della MRC.
  • Prevenzione del diabete: una dieta a basso IG può ridurre il rischio di insorgenza del diabete di tipo 2.
  • Riduzione del rischio cardiovascolare: miglioramento del profilo lipidico, della pressione arteriosa e dell’infiammazione grazie alla stabilizzazione dei livelli di zucchero nel sangue e al miglioramento della sensibilità all’insulina.

Conclusioni

I prodotti aproteici FLAVIS analizzati offrono un duplice vantaggio nutrizionale: da un lato, permettono di limitare l’apporto proteico e di sodio, strategia fondamentale per rallentare la progressione della MRC; dall’altro, presentano un IG basso o moderato, contribuendo al controllo glicemico nei pazienti con diabete o a rischio di svilupparlo. L’adozione di prodotti con profili glicemici favorevoli può rappresentare un’opportunità concreta per migliorare la gestione metabolica, ridurre la variabilità glicemica e prevenire complicanze cardiovascolari.

Considerando che la letteratura scientifica dispone ancora di dati limitati riguardo all’IG dei prodotti aproteici, i risultati di questo studio rappresentano un contributo prezioso per colmare questa lacuna informativa. Alla luce della crescente disponibilità di alimenti aproteici sul mercato, è auspicabile che ulteriori studi, anche condotti direttamente su pazienti con MRC, contribuiscano a costruire una base di evidenze ancora più solida, utile per orientare le scelte nutrizionali in ambito clinico.

 

Bibliografia:

  1. Leone A, Menichetti F, Criscuoli F, Fiorillo G, Ravasenghi S, Casiraghi MC, Bertoli S. Glycemic index of some protein-free food products for individuals with non-dialysis-dependent chronic kidney disease. Nutr Metab (Lond). 2025 Aug 6;22(1):93. doi: 10.1186/s12986-025-00990-5.
  2. International Standard Organization: ISO 26642:2010. Food products — Determination of the glycaemic index (GI) and recommendation for food classification. 2010
  3. Scazzina et al. Glycemic index and glycemic load of commercial Italian foods. Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases (2016) 26, 419e429

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