La recente KDIGO Controversies Conference ha posto al centro del dibattito internazionale la salute renale delle donne, con l’obiettivo di migliorare la presa in carico lungo tutto l’arco della vita femminile (1). Un tema cruciale, che tocca aspetti clinici, sociali e culturali, e che coinvolge direttamente anche i medici di medicina generale (MMG), spesso primo punto di contatto per pazienti con MRC.
MRC e salute femminile: un impatto che dura tutta la vita
La malattia renale cronica (MRC) può influenzare profondamente la salute femminile in ogni fase della vita:
Differenze di sesso e genere nell’MRC
Nelle conclusioni della conferenza KDIGO, è emersa con forza la necessità di considerare le differenze di sesso e genere nella gestione della MRC, sia in termini clinici che di accesso alle cure.
Le donne, infatti, presentano una prevalenza più alta di MRC rispetto agli uomini, ma sono meno frequentemente sottoposte a terapia sostitutiva renale, una differenza che potrebbe riflettere differenze biologiche, diagnostiche o sociali ancora poco comprese. Tuttavia, le donne in dialisi riportano un carico sintomatologico più elevato e una maggiore intensità dei sintomi rispetto agli uomini. Inoltre, le donne con MRC sono più esposte al rischio di fratture da osteoporosi e lo screening per i disturbi ossei correlati alla malattia renale non risulta sufficientemente sistematico e uniforme.
Gravidanza e MRC: una sfida multidisciplinare
La gravidanza è possibile in tutte le fasi della MRC, anche in dialisi o dopo trapianto, ma richiede una gestione multidisciplinare altamente specializzata. È fondamentale offrire alle pazienti un counseling pre-concezionale che coinvolga nefrologi, ginecologi, ostetrici e, quando necessario, genetisti. Un punto condiviso da tutti i partecipanti alla conferenza KDIGO è inoltre il rispetto assoluto della libertà riproduttiva della donna, che deve essere sempre garantita e supportata.
Per le donne che sono già affette da MRC o che ricevono la diagnosi durante la gravidanza, è essenziale attivare un monitoraggio continuo durante la gestazione e nel periodo postpartum, a causa del rischio aumentato di complicanze come parto prematuro, ipertensione, preeclampsia e sviluppo o peggioramento della proteinuria. Il follow-up dopo il parto è cruciale e dovrebbe includere:
Il ruolo del MMG: centrale e strategico
Per gli MMG, è essenziale:
La conferenza KDIGO ha evidenziato la necessità di raccomandazioni specifiche per sesso e genere nella gestione della MRC. Serve una maggiore raccolta dati, protocolli condivisi e una visione globale che integri aspetti clinici, sociali e culturali.
Per gli MMG, questo significa essere parte attiva di un cambiamento che mira a ottimizzare la salute renale delle donne, garantendo equità, prevenzione e qualità della vita.
Bibliografia
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